Voi siete degli assistenti sessuali oppure “O.E.A.S. Operatori all’Emotività, all’Affettività e alla Sessualità” oppure educatori somatici sessuali?
Noi siamo dei dottori in psicologia e scienze dell’educazione, psicologi e psicoterapeuti che offrono interventi psicoeducativi diretti a genitori, ragazze e ragazzi con o senza disabilità, caregivers per favorire la salute sessuale, la masturbazione e la gestione delle mestruazioni.
Voi praticate interventi “hands-on”? Cioè, voi intervenite toccando i genitali dei vostri utenti oppure portando la mano degli utenti sui loro genitali per procurare eccitazione sessuale?
Il nostro intervento non prevede mai il coinvolgimento diretto del/la nostro/a operatore/rice in attività sessuali. I nostri interventi sulla masturbazione, non comportano mai che l’operatore/rice tocchi o stimoli i genitali di un utente per procurare piacere sessuale (c.d., interventi “hands-on”). I nostri interventi non prevedono mai nessun coinvolgimento della/o operatrice/ore in agiti di carattere sessuale.
Voi praticate massaggi tantrici?
Noi non pratichiamo nessun tipo di massaggio erotico, né alcun tipo di contatto fisico volto alla stimolazione sessuale.
Il servizio di consulenza che voi offrite è a pagamento?
Sì. Il servizio che noi offriamo si configura come una consulenza psicoeducativa offerta da professionisti riuniti in cooperativa.
Quanto costa una vostra consulenza?
Le tariffe della prestazione sono calcolate su tariffari nazionali ed europei e variano a seconda del progetto di intervento da offrire. Per esempio, il costo di un incontro di un’ora presso la nostra sede con due operatori specializzati può costare circa 70 euro. La cifra tende a raddoppiare se l’intervento richiede lo spostamento degli operatori (in genere sempre in coppia) presso il domicilio dell’utente o presso la struttura di accoglienza del medesimo.
Come funziona il servizio? Una volta che ho inviato l’e-mail di contatto o chiamato al vostro numero telefonico, cosa succede?
Le verrà dato un appuntamento per un primo colloquio con due operatori. In questo incontro noi raccogliamo tutte le informazioni su e i bisogni della persona per cui è richiesta la nostra consulenza. Quindi, gli operatori insieme all’équipe dei professionisti di LoveLife prepareranno un progetto di intervento dove saranno indicati sia i tempi che i costi dell’intervento. Questo progetto sarà restituito ai genitori/caregiver dell’utente destinatario/a dell’intervento per il loro consenso a procedere.
Se si ritenesse opportuno acquistare dei sex toy (ausili per il piacere sessuale) questi saranno forniti da voi?
Qualora i nostri operatori ravvedessero l’opportunità che l’utente, se interessato/o e consenziente, facesse anche uso di stimolatori sessuali, allora li proporranno mostrandone l’uso corretto, i vantaggi e svantaggi, l’igiene del dispositivo, ecc. Spetterà, però, ai genitori/caregiver procedere con l’acquisto del dispositivo scelto. Gli operatori potranno assistere i genitori/caregiver nell’acquisto se necessario.
Voi fate consulenza sessuale solo per ragazzi e ragazze disabili?
No, non solo. Noi offriamo il nostro servizio a qualunque ragazzo o ragazza, disabile e non disabile, i cui genitori/caregiver chiedano una nostra consulenza sulla salute sessuale, gestione della masturbazione, preparazione al menarca, gestione del ciclo mestruale, uso del preservativo e, in genere, di ogni materia psicoeducativa relativa alla sfera sessuale e affettiva relazionale.
Alcuni genitori ci hanno chiesto:
È giusto fornire un posto dove mio/a figlio/a possa masturbarsi?
Sì, è giusto. Ogni persona ha diritto al rispetto della propria privatezza.
Va bene fornire un lubrificante?
Sì, e consigliato. Un lubrificante a base d’acqua non macchia, è facile da lavare e previene la formazione di arrossamenti ed escoriazioni. Non c’è un limite d’età per il suo uso.
È giusto fornire un sex toy a mio/a figlio/a?
Non c’è una restrizione legale all’uso di sex toy (ausilio al piacere sessuale), cioè non c’è alcun limite d’età imposto dalla legge. Un sex toy potrebbe facilitare il raggiungimento dell’orgasmo. Inoltre, un sex toy è di certo più sicuro di altri oggetti non convenzionali che una persona con disabilità intellettiva potrebbe utilizzare per masturbarsi. Può rivolgersi al nostro servizio per verificare insieme ai nostri esperti e con il consenso di suo/a figlio/a quale sia il più idoneo, sicuro e favorisca il raggiungimento del piacere sessuale.
Come spiegare a mio/a figlio/a che fatica a capire?
Tante cose lei ha già insegnato a suo/a figlio/a e tante ne ha imparate, per esempio sull’igiene personale. Allo stesso modo potrà apprendere informazioni sulla sessualità e sulla masturbazione. Nel nostro servizio, inoltre, troverà operatori specializzati disponibili a darle supporto.
Come posso spiegare a mio/a figlio/a che è un non verbale (che non ha l’uso del linguaggio verbale)?
Si dispongono di tanti strumenti non verbali per la comunicazione anche in riferimento a contenuti relativi alla salute sessuale, gestione delle mestruazioni e della masturbazione. Nel nostro servizio, i nostri operatori utilizzano immagini, video e altri mediatori non verbali.
È giusto dire a mio/a figlio/a che la masturbazione è piacevole?
Sì, certo, perché, se praticata correttamente, questa è la verità, cioè che la masturbazione procura piacere. Tutti hanno diritto al piacere. Tuttavia, questa risposta dovrebbe far parte di un discorso più ampio sulla sessualità e la vita di coppia.
Qual è l’età giusta per insegnare la masturbazione?
Non c’è un’età giusta. Fin da quando a suo/a figlio/a ha detto di non toccarsi il pisellino o la patatina in pubblico o in presenza di parenti ha iniziato l’educazione alla masturbazione.
Come si fa a parlare di masturbazione?
Con molta semplicità! Potrebbe essere più facile parlarne quando non si sta faccia a faccia (in macchina, quando ci si lava, guardando la TV, ecc.).
Mia/o figlia/o non riesce a raggiungere l’orgasmo. Cosa posso fare?
Innanzitutto, verificare che non ci siano arrossamenti o infezioni delle aree genitali e assicurarsi che la masturbazione non avvenga al di sopra degli indumenti. C’è ancora molto altro che si può fare e insegnare. Gli operatori di questo servizio sapranno sicuramente guidarla.
Sono abituato a fornire cure intime a mia/o figlia/o. Posso aiutarlo/a a masturbarsi?
Non è bene che un genitore solleciti direttamente i genitali del/la proprio/a figlia per procurare piacere sessuale. Questo non sarebbe consentito nemmeno dalla legge. C’è tanto altro che un genitore può fare per aiutare il/la proprio/a figlio/a ad essere responsabile del proprio corpo e dei propri genitali e farsi piacere. Nemmeno i nostri operatori mai solleciteranno i genitali di una persona con disabilità o di un altro utente. I nostri interventi non prevedono un coinvolgimento diretto nell’attività di masturbazione dell’utente, in alcun modo. Gli interventi dei nostri operatori si avvalgono di diversi strumenti educativi specifici, verbali e non verbali, per l’educazione alla salute sessuale e per una masturbazione funzionale ed efficace.
Mio/a figlio/a indossa assorbenti per l’incontinenza. Cosa posso fare in questa situazione?
Gli assorbenti per l’incontinenza possono ostacolare l’esplorazione dei propri genitali e di masturbarsi, se lo si desidera. Dia a suo/a figlio/a un po’ di tempo nell’arco della giornata in cui possa stare senza assorbente, in modo che possa toccarsi, se vuole. Per esempio, durante il bagno (se è sicuro) o quando si cambia o indossa il pigiama.
Mio/a figlio/a deve essere costantemente sorvegliato/a. Come posso concedergli dei momenti di intimità, pur mantenendolo al sicuro?
Verifichi come introdurre dei momenti di privatezza. Lei potrebbe tenerlo/a sotto controllo anche stando per un po’ fuori della stanza e ogni tanto controllare dalla porta socchiusa.
Mio/a figlio/a ha una disabilità fisica che gli impedisce di usare le mani per masturbarsi. Cosa si può fare?
Ci sono diversi sex toy (ausili per il piacere sessuale) disponibili che sono stati progettati e realizzati proprio per persone con disabilità motorie. Può avvalersi anche del nostro supporto per valutare insieme a suo/a figlio/a il dispositivo più idoneo.
Mio/a figlio/a ha una mielolesione che gli causa una perdita di sensibilità dei genitali. Potrà mai masturbarsi e provare piacere sessuale?
Una mancanza di sensibilità nelle aree genitali è certamente un grave impedimento al piacere sessuale. Tuttavia, la sessualità e il piacere sessuale non si limitano al piacere che può dare sollecitare i genitali. Molte altre aree del corpo possono restituire un piacere ed una eccitazione sessuale (c.d. aree erogene). Inoltre, seppure potrebbe essere difficile raggiungere un orgasmo fisiologico è sicuramente possibile guidare una persona a raggiungere un orgasmo psicologico.
E se mio/a figlio/a, una volta che abbia imparato come darsi piacere, praticasse la masturbazione in maniera compulsiva?
È vero esattamente il contrario. E questo lo affermiamo sia in base alla nostra esperienza professionale sia sulla base di una vasta letteratura scientifica. Se viene praticata in modo idoneo, la masturbazione darà piacere e relax, ridurrà lo stress soddisfacendo un bisogno naturale. Ogni bisogno naturale, se trova una risposta adeguata, resta per il tempo giusto in silenzio, cioè appagato. Se ti sei dissetato non hai più desiderio di continuare a bere. Al contrario, la masturbazione diventa facilmente compulsiva se non riesce ad essere soddisfacente, se non diventa un gesto di benessere praticato su se stesso/a, ma un gesto proibito, caricato di senso di colpa e di aggressività diretta contro se stessi.
Si, certo, come genitori siamo in grado di valutare i benefici per nostro figlio, nostra figlia, di questo insegnamento. Ma cosa ne diranno i nonni, gli assistenti domiciliari, gli insegnanti?
Avremo modo di presentare adeguatamente questo programma anche alle altre figure di accudimento, se lo desidereranno. Non vi lasceremo soli nel dar conto ad altre figure del significato e della utilità di una buona qualità della masturbazione per vostro figlio, vostra figlia. Vi saremo di supporto anche rispetto all’ambiente scuola o per le esperienze di accompagnamento al lavoro.
E se la masturbazione attivasse troppo l’eccitazione e il desiderio sessuale di nostra figlia, di nostro figlio, e poi questo risveglio lo/a inducesse a chiedere ad estranei di essere toccata/o o ad accettare come gradevoli le molestie sessuali che un estraneo facesse su di lei o su di lui?
Lo sviluppo del desiderio sessuale e le manifestazioni dell’eccitazione sessuale sono fatti naturali, fanno parte dello sviluppo corporeo e sano di una persona. Proprio in quanto sono pulsioni vitali vanno educate, bisogna educarne l’espressione, in modo tale che vostra/o figlia/o, possa sentire la padronanza del suo piacere e dei suoi genitali. L’educazione ad una sana masturbazione comprende anche l’insegnare a riconoscere ciò che fa bene al corpo e ciò che è invece un’invasione e una molestia. I confini del corpo, dell’essere toccati e i confini del chiedere e del proporre contatto sessuale da parte di estranei verranno insegnati insieme alle pratiche di masturbazione. È cronaca che le persone con disabilità siano oggetto di molestie sessuali in misura molto maggiore (si parla di 6 a uno) rispetto alle persone non disabili. E tutte le indagini sull’abuso mettono chiaramente in luce che una persona, disabile e no, che non sia stata educata alla sessualità è molto più esposta a abusi e molestie sessuali. Un buon training sulla gestione attiva del proprio piacere è un potente fattore di protezione rispetto al rischio di molestie e abusi.